Egon Botteghi: un genitore transessuale
Qualche settimana fa sono stato contattato da una giovane giornalista, che voleva fare un video su di me, sulla mia storia di genitore transessuale. Mi ha spiegato che aveva scelto la mia storia come soggetto per un “compito”, dal momento che frequenta il master di giornalismo presso lo IULM a Milano.
Allora ci siamo accordarti, dopo pochi giorni è venuta a casa mia, ha conosciuto i miei figli, la mia compagna, mia madre ed ha pranzato (vegan) con noi.
Quella che ne è uscita è veramente una bella intervista, delicata, appropriata.
Questa giornalista si chiama Elena Iannone e spiega così i motivi della scelta del soggetto per il suo video:
 “Egon riesce a trasmettere molta più umanità in un semplice sguardo che in mille trattati scientifici che ambiscono a inquadrare la transessualità attraverso etichette e definizioni. Ho voluto fortemente raccontare la storia di Egon proprio perché nel coraggio di affrontare con onestà e chiarezza un percorso doloroso si ritrovano tutte le contraddizioni sociali e culturali con cui tutti siamo chiamati a fare i conti. Nel rapporto di Egon con i suoi bambini ho trovato la sintesi di tutto questo: vivere una condizione osteggiata socialmente e spiegarlo a due figli che hanno accettato con grandissima naturalezza l’identità di genere della loro mamma. Ecco, grande semplicità e tanto affetto sono la chiave della comprensione che mette a tacere ogni giudizio”.