Dawn Vago – video –The Interface Project
INTERSEXIONI
sostiene e promuove
   progetto che raccoglie e condivide storie di vita e testimonianze di persone con tratti intersex    (o con differenze nello sviluppo sessuale) con l’obiettivo di diffondere il messaggio secondo cui:
 No Body Is Shameful!
Nessuno corpo è indegno!
La video intervista di Dawn Vago
Maggiori informazioni su Dawn Vago
Di seguito il testo dell’intervista tradotto e adattato in Italiano da Eleonora Briscoe, editor Michela BalocchiÂ
Ciao! Mi chiamo Dawn Vago
e ho 33 anni.
Attualmente vivo a Warrington, vicino Manchester, nell’Inghilterra del nord-ovest. Faccio la cantante-showgirl e ho la sindrome da insensibilità  completa agli androgeni.
Mi identifico fortemente come donna con una condizione intersex e sono molto fiera di essere come sono e di chi sono riuscita a diventare. Non è stato un percorso facile.
Mi è stato detto fin da giovanissima che ero ‘differente’. Non mi piace questa frase perché nessuno è ‘diverso’. Siamo tutti unici. Ognuno di noi ha la propria storia, ognuno di noi ha la propria vita e dovrebbe essere permesso a tutt* di viverla nel modo in cui intendono viverla.
Quando ero piccola, ai miei genitori è stato detto che avevo i testicoli e che dovevano venire rimossi semplicemente perché, se non li avessero rimossi, avrei potuto sviluppare delle malattie gravi che mi avrebbero segnata e portata con certezza alla morte.
Così mi sono stati rimossi e mi è stato anche detto che ero l’unica nell’intero paese o nelle vicinanze ad aver avuto qualcosa di simile. Non c’erano gruppi di supporto, non c’era nessun* con cui mi potessi identificare, nessun* con cui parlare, e soprattutto non c’era nessun* con cui i miei genitori potessero identificarsi, nessun* con cui i miei genitori potessero parlare, e così hanno dovuto crescermi nelle migliori condizioni e nell’ambiente migliore che potevano darmi.
Sono stata molto fortunata ad essere stata cresciuta in un ambiente ricco di amore, apertura, comprensione, e attenzioni.
Sfortunatamente, non ho ricevuto lo stesso… trattamento, le stesse attenzioni dai professionisti medici e mi sono sentita come se avessero mantenuto troppo distacco.
Ora, nella prima metà della mia adolescenza dopo aver fatto una chiacchierata molto importante con il mio medico… avevo un fidanzato, potremmo chiamarla una cotta adolescenziale, e l’ho detto al mio medico… ero su di giri! Ero una ragazzina, “finalmente con un ragazzo!” Volevo raccontarlo a tutti, e… quando il medico l’ha scoperto si è subito e nervosamente rivolta a un altro dottore e sono stata scortata in un’altra stanza dove sono stata fatta sdraiare sul lettino e poi mi hanno… come dire? Mi hanno ‘inserito’… qualcosa dentro. Non mi era stato detto che bisognava ripetere il tutto periodicamente perché avevo una vagina poco profonda e tutto ciò mi ha condizionata moltissimo emotivamente, intimamente, e… Non era qualcosa che volevo mi venisse fatto a quattordici anni di età .
Non è stato così facile. Nel corso degli anni alla fine ho trovato un gruppo di supporto nella prima metà dei vent’anni, ho incontrato altre persone come me e ho scoperto che una persona su duemila aveva questa sindrome. Quasi non ci credevo! Ero così felice, così incredibilmente felice… Ma poi la felicità divenne rabbia: “Perché nessuno me l’aveva detto prima?” “Perché tenermelo segreto, perché i miei genitori non me l’hanno mai detto?” Perché sono dovuta crescere in un mondo di ombre e vergogna?
Non doveva andare così. E penso che dovremmo unirci, ritrovarci tutt*, ricongiungerci tutt* nell’amore, nel sostegno reciproco, nella comprensione, esserci l’uno* per l’altro*, sostenerci tra di noi nel momento del bisogno e per far progredire il mondo fino al punto in cui figli* e genitori non si sentano più soli* e alienati*.
“No body is shameful.”
Qui lo script originale in inglese
Qui gli altri video che abbiamo tradotto e sottotitolato in Italiano finora.