Testimonianza di Egon Botteghi
Come persona transessuale con figl*, ho sempre considerato il fatto di essere genitore come un nodo cruciale del mio percorso, una evenienza che “complessizzava” la mia situazione. Quindi ho da subito cercato altr* genitor* transessuali con cui fare rete, ricerca che è culminata nell’incontro con la “Rete Genitori Rainbow“, associazione che si occupa di sostenere le persone omosessuali e transessuali che hanno avuto figl* da precedenti relazioni eterosessuali.
L’associazione è presente in varie regioni d’Italia, il gruppo Toscano di cui faccio parte si riunisce una volta al mese a Firenze. Durante queste riunioni, con l’aiuto anche di esperti esterni, si affrontano tematiche scelte, come aspetti legali o psicologici di varia natura, e cerchiamo di sostenerci, noi e le relazioni con i nostri figl*, scambiandoci esperienze, preoccupazioni e successi.
Ogni tanto questi incontri vengono organizzati piĂą “in grande” (grazie al lavoro dei due copresidenti e di alcuni soci volontari attivi) e diventano “RGR day”. Uno di questi è coinciso, il 5 Maggio, con la celebrazione dell’Ifed, la giornata dell’uguaglianza tra le famiglie, ed è diventato un bellissimo convegno ospitato, grazie al comune di Firenze che ha dato il patrocinio, nell’eccezionale cornice della sala delle miniature di Palazzo Vecchio.
Quando mi è stato chiesto di dare la mia testimonianza di genitore transessuale in questa occasione, ne sono stato veramente onorato e commosso, commozione che è aumentata quando i/le brav* psicolog*, pedagogh* ed educator* interventut* mi hanno detto che le mie parole servono alla conferma delle loro ricerche, che sono fondamentali per la rassicurazioni di tanti genitori nella mia condizione, terrorizzati dalla paura di nuocere al loro bene più importante, i loro figl*.
Ecco qui il link all’intervista: